Come Prendersi Cura Di Un Golden Retriever

Il Golden Retriever è un cane da compagnia eccezionale e la sua presenza nelle case degli italiani è in continua crescita.

Sono in molti a scegliere il Golden per il suo aspetto, da cuccioli poi sono a dir poco irresistibili, ed è un cane molto socievole che piace ai più perché in grado di adattarsi a tutti i tipi di famiglia, ama i bambini, è dolce con gli anziani, ha un carattere mite e sempre solare.

Di certo un Golden Retriever è un cane di grandissimo fascino ma forse non tutte le case sono fatte per ospitare un Golden Retriever.

Abbiamo redatto questo articolo per scoprire tutto ciò che c’è da sapere su questa bellissima razza, toccando argomenti importanti come la gestione dei cuccioli, l’alimentazione, l’educazione e molto altro ancora.

A fine lettura siamo certi che avrete acquisito tutte le competenze necessarie a diventare felici proprietari di un dolcissimo cucciolo di Golden!

Il Golden Retriever è il cane giusto per me?

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Anche se dolce e bellissimo, aspetto e carattere non possono essere criteri di valutazione sufficienti per effettuare una scelta consapevole. Come tutte le razze anche il Golden ha delle esigenze e prima ancora di sceglierlo come compagno di vita, dovremo appurare di potergli offrire tutto ciò di cui ha bisogno e di essere pronti a gestire ogni sua peculiarità.

Per esempio, il Golden Retriever è un cane attivo che per anni è stato selezionato per svolgere lavori di riporto sia in acqua che sulla terra ferma. Come cane da compagnia non potrà trascurare la sua esigenza di muoversi e se siamo persone molto sedentarie, che non possono o non vogliono trascorrere almeno un’ora o due al giorno all’aperto con lui per farlo giocare, sarà meglio orientarsi su un’altra razza.

Anche il pelo può essere un problema: il Golden ha un bellissimo mantello lucente, idrorepellente, di lunghezza media, caratterizzato da ciocche più o meno mosse e un sottopelo folto e lanoso. Prima di prendere questo cane è bene considerare questa caratteristica valutando se in famiglia c’è qualcuno che soffre di allergia dato che questi grossi animali di pelo ne perdono tanto.

Allo stesso modo, se in famiglia c’è un maniaco dell’ordine e della pulizia, forse sarebbe meglio orientarsi verso un cane dal pelo raso che fa poca muta.

Infine, prima di prendere un Golden Retriever (o un qualsiasi altro animale) è sempre bene considerare la loro aspettativa di vita, i costi (veterinari, alimentazione, toelettatura, ecc..) e le loro esigenze di spazio.

Tipi di Golden Retriever

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Questa razza nasce in Scozia dove iniziò a essere riprodotta nel diciannovesimo secolo come aiuto per la caccia. Il suo ruolo era quello di recuperare le prede che i cacciatori adesso riuscivano a colpire da distanze maggiori, grazie ad armi più potenti, da qui l’esigenza di animali che fossero veloci e riuscissero a riportare (in Inglese “to retrieve”, appunto) le prede colpite, soprattutto quando ricadevano in acqua.

Fu Lord Dudley Marjoribanks a iniziare ad incrociare varie razze di retriever con Spaniel e Setter. Infine, nell’arco di circa 50 anni, riuscì a creare una nuova razza che aveva tutte le caratteristiche necessarie a fare da perfetto assistente cacciatore: grande amante dell’acqua, con un sottopelo fitto e morbido che lo proteggesse dal freddo, un’indole docile, molto ubbidiente e leale, intelligentissimo. Oggi, quel cane selezionato da Lord Marjoribanks è ciò che noi chiamiamo Golden Retriever.

Il suo nome, tradotto letteralmente “riportatore dorato”, spesso viene ricondotto al tipico colore ambrato del mantello ma in realtà si tratta solo di una buffa coincidenza dato che fu chiamato così per le sue incredibili qualità di cane da riporto, tanto preziose da “valere oro”.

Oggi esistono 3 varietà di Golden Retriever: Canadese, Britannico e Americano (o Statunitense). Le differenze fra loro sono davvero minime, emerse naturalmente nel corso dei decenni di riproduzione, e non hanno nessun effetto sul carattere o sulla salute dei cani.

Scopriamole più nel dettaglio:

Golden Retriever Canadese 

La varietà Canadese si distingue dalle altre due per il pelo, che è un po’ più corto e leggermente più sottile rispetto al Britannico e all’Americano. Inoltre in media hanno un’altezza al garrese più alta di circa 5 cm.

Golden Retriever Britannico

I Golden Retriever Britannici hanno mantelli più chiari, sul crema, e peli lunghi e morbidi, una caratteristica che li distingue a colpo d’occhio dagli altri due. Sono un po’ più bassi al garrese rispetto ai Canadesi, ma di pochi centimetri.

Le differenze con gli Americani sono ancora più impercettibili, l’unica davvero degna di nota è la loro fisionomia: i Britannici hanno la testa più ampia e occhi più rotondi e scuri. Anche i quarti anteriori possono essere più possenti rispetto agli Americani.

Golden Retriever Americani(o Statunitensi)

L’Americano è più longilineo e meno muscoloso rispetto alle altre due varietà, con mantelli più scuri ma della stessa consistenza dei Britannici. Un  altro tratto distintivo è che gli occhi dei Golden Retriever Americani sono più chiari e meno rotondi, più a mandorla.

Carattere e comportamento

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Il Golden Retriever è un cane estremamente amichevole, leale, intelligente, gentile e solare con cui non potremo annoiarci davvero mai. È la quintessenza del cane di famiglia, quello che immagineremmo in un film della Disney, e non a caso è uno dei cani più diffusi non solo negli USA ma in tutto il mondo occidentale.

È grande amico dei bambini, mansueto con gli anziani, sa mettersi al passo delle persone che lo circondano assimilando le loro esigenze.

Questa razza è particolarmente facile da addestrare (o semplicemente da educare), il suo desiderio di compiacere le persone che ama li spinge ad apprendere tutto molto rapidamente.

Il Golden Retriever è un cane vivace che ha bisogno di mantenersi attivo, è un cane perfetto per persone sempre in movimento, appassionate di escursioni, sport, lui saprà stare al nostro passo e si sentirà molto gratificato nell’aver condiviso un’attività così complessa con il padrone.

Questi cani stanno bene se si sentono amati e hanno bisogno della nostra costante approvazione.

Non sono cani particolarmente indipendenti a livello emotivo, molti esemplari sviluppano ansia da separazione se lasciati troppo tempo a casa da soli o se poco considerati. Prendere un Golden Retriever significa adottare un figlio perché, come lui, gli dovremo dedicare attenzioni speciali quotidiane.

Anche se ci sembra un cane pieno di vitalità, non dobbiamo prendere cuccioli di questa razza se vogliamo solo un animale da tenere in giardino a fare la guardia (cosa sbagliata a prescindere già in partenza, per qualunque razza). I Golden sono animali molto sensibili, che devono vivere con noi dentro casa, in un clima di reciproco scambio affettivo continuo.

Come prendersi cura di un cucciolo di Golden Retriever

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Se vi siete convinti e state per portare a casa il vostro primo cucciolo di Golden Retriever, dovrete iniziare subito a fare le cose giuste in modo che cresca nel modo corretto.

Ora siete voi “i suoi genitori” e, come fareste per vostro figlio, anche per al vostro giovane Golden dovrete insegnare tante piccole-grandi cose utili per vivere bene in casa e interagire con gli altri.

Abbiamo creato un elenco delle attività più importanti da attuare nelle prime settimane di vita con il nuovo arrivato, dalla socializzazione all’educazione, a come e dove fare i propri bisognini – e molto altro ancora.

Iniziamo:

Socializzazione dei cuccioli di Golden Retriever

Tutti i nuovi padroni devono conoscere l’importanza della corretta socializzazione del cane perché è un aspetto che in nessun modo dovremo permetterci di trascurare se vogliamo che sia un cane felice, a proprio agio con gli altri.

Per “socializzazione” si intende quella fase in cui insegniamo al cucciolo a fare esperienze diverse prima che crescendo possa sviluppare paure, timidezza o diffidenza che gli precluderebbero un’interazione corretta con il mondo che lo circonda. Non è raro, per esempio, che alcuni cani crescano diventando terrorizzati da alcuni oggetti o da altri animali, o persone con aspetto diverso da quelle che conosce perché vivono con lui.

Questi timori si insinuano già molto precocemente ed è necessario, quindi, completare il periodo di socializzazione entro i primi 4 mesi di vita del cane.

E come si fa? Beh, dovremo fargli conoscere tante persone diverse, portarlo con noi in luoghi pubblici, al parco, fargli incontrare bambini, anziani, altri animali, facciamogli conoscere ambienti diversi e anche mezzi di trasporto di varia natura, dai camion alle biciclette. Tutto ciò che abbiamo modo di fargli conoscere, presentiamoglielo.

E se non abbiamo la possibilità di occuparci personalmente al 100% di questo aspetto essenziale della sua vita, rivolgiamoci a un educatore e/o possiamo iscriverlo a dei corsi per cuccioli di agilità, di nuoto oppure di obedience, attività stimolanti in cui lui si divertirà moltissimo e ne guadagnerà anche in esperienza sociale. 

Insegnare al cucciolo a “usare la toilette”

I cuccioli non sono ancora capaci a gestire la loro vescica e si lasceranno andare non appena si sentiranno di doverla fare, a prescindere da dove si trovino.

Per le prime settimane possiamo giocare d’anticipo tenendolo lontano da zone particolarmente delicate, da tappeti o parquet non resistenti ai liquidi, ma già dal secondo mese di vita la situazione migliorerà perché inizierà a capire come trattenersi un pochino di più.

A quel punto la sua vescica potrà resistere qualche ora e noi potremo insegnargli a raggiungere un tappetino assorbente o ad andare in giardino. In queste prime settimane sarà importante cercare di portarlo a fare un giretto molto di frequente, così da dargli la possibilità di liberarsi spesso e limitare le “perdite” sul pavimento.

Inutile dire che quando troveremo la pipì sulle nostre belle maioliche non dovremo mai e poi mai punirlo, sgridarlo o umiliarlo perché lui non ha i pannolini come i nostri neonati, non ha ancora modo di evitare di farla in casa e per lui sarà traumatico vederci reagire male – non potrà capire e sarà molto difficile, se non del tutto impossibile, eliminare il danno creato nel suo animo.

Ciò che possiamo fare, è spargere molti tappetini assorbenti nell’area della casa in cui trascorrerà la maggior parte della giornata, limitandogli l’accesso alle aree in cui possiamo pulire facilmente ma senza costringerlo in zone della casa isolate in cui non avrà modo di stare con noi, né tantomeno stanze chiuse o troppo piccole. Teniamolo con noi, in soggiorno, per esempio, in quelle stanze dove siamo più spesso.

Quando ci accorgiamo che ha bisogno di fare pipì, non alziamo la voce facendo scatti improvvisi per impedirgli di farla per terra, restiamo calmi e piuttosto mostriamogli che c’è un tappetino su cui farla. Aiutiamolo a famigliarizzare con quell’oggetto e ricompensiamolo con coccole e qualche golosità quando la farà lì.

Consiglio: fategli fare una passeggiatina dopo mangiato, quando si sveglia e quando è molto emozionato, sono i momenti in cui la vescica può cedere più facilmente! 

Insegnare al cucciolo a non mordere

I cani, come tutti gli animali, socializzano con il morso, spesso questo accade attraverso il gioco ma non esclusivamente. Anche i bambini piccoli hanno l’abitudine di mettere tutto in bocca per conoscerlo, è istintivo, così anche i cuccioli usano la bocca per scoprire, conoscere e comunicare.

Quando il cucciolo morde i suoi fratelli, la mamma o altri cani per giocare, beh, i dentini sulla pelliccia non sono dolorosi… Ma la nostra pelle non ha la consistenza della pelliccia di un cane e l’effetto è decisamente diverso. Sta a noi dovergli insegnare a dosare il morso.

Prima di continuare ci tengo a sottolineare questo punto: se il cucciolo morde NON è segno di aggressività. Ringhiare, abbaiare, scuotere con la testa, tirare e mordere sono tutte semplici componenti del gioco nei cuccioli e non vanno mai fraintesi.

In generale i cuccioli smettono di mordere da soli come processo di crescita, dai 6 mesi circa. Esistono efficaci metodi di educazione per aiutare un cucciolo a smettere di attuare un comportamento sbagliato e il principio deve sempre essere il rinforzo positivo. Quando il nostro cane inizia a mordere forte, magari preso dall’entusiasmo, aiutiamolo a capire che quel comportamento non ci piace premiandolo nel momento in cui smette di assumerlo.

L’approccio dev’essere quello di premiare tutti i momenti in cui entriamo in contatto con lui e lui non ci morde, oppure morde piano. Insegniamogli a capire il e il no, premiando ogni volta che risponde correttamente allo stimolo verbale.

Ci sono numerosi  siti che trattano l’argomento gestiti da educatori esperti e ci sembra più corretto consigliarvi di chiedere il loro supporto, meglio ancora di contattarne uno che possa aiutarvi direttamente con il vostro cucciolo dopo averlo conosciuto. A volte bastano solo piccoli consigli, qualche strategia e una buona tecnica per riuscire a procedere nel tempo da soli.

Vaccinazioni e salute

Nel momento in cui acquistiamo un cucciolo, l’allevatore dovrà darci il suo libretto sanitario completo delle prime vaccinazioni. Dovrà essere nostra cura osservare quando dovrà essere fatto il richiamo e quando dovranno essere fatti gli altri vaccini necessari. In Italia i cuccioli di cane devono rispettare un calendario preciso:

  • A 6 settimane la prima vaccinazione
  • A 8 settimane il vaccino polivalente
  • A 12 settimane il richiamo del vaccino polivalente
  • A 16 settimane il vaccino contro la rabbia (che dovrà essere ripetuto ogni anno come il polivalente).

Un allevatore serio, inoltre, ci dovrà informare di eventuali patologie presenti nella linea di sangue del cucciolo per permetterci di monitorare efficacemente il suo stato di salute e poterlo comunicare al veterinario in caso di sintomi sospetti.

Prima di acquistare o adottare un cane dovremo essere consci dei costi che questo comporta, che va ben oltre la cifra pagata all’allevatore e quella  dei vaccini annuali. È molto importante essere certi di poter affrontare costi improvvisi per cure veterinarie, diagnosi, interventi chirurgici, cifre che possono andare da qualche centinaia di euro a svariate migliaia.

Con questo non voglio scoraggiare nessuno a includere nella propria famiglia un cucciolo nuovo ma una delle principali cause di abbandono è proprio legata all’impossibilità di far fronte ai costi che comporta nel tempo, per cui è bene considerarli fin da subito e organizzarsi di conseguenza.  

Come gestire il cucciolo e il lavoro fuori casa

Molti di noi lavorano fuori casa buona parte del giorno e la domanda ricorrente è “posso lasciare il cane a casa da solo?”.

Con la giusta educazione e, soprattutto, una volta cresciuti, molti cani si adattano perfettamente ai nostri ritmi e ci aspetteranno a casa senza problemi.

Nel caso dei cuccioli però la situazione è più delicata. Innanzitutto un cucciolo ha bisogno di essere educato a stare a casa da solo: un cucciolo che si trova improvvisamente da solo in un ambiente spazioso è probabile che inizierà a sfogare la solitudine (o lo smarrimento) sui mobili di casa.

C’è chi utilizza recinti o box in cui lasciarlo per le ore necessarie a ritornare dal lavoro, un ambiente più circoscritto può essere d’aiuto al cucciolo perché lo fa sentire più protetto ma anche in questo caso ci vorrà un addestramento specifico in modo che sia tranquillo e non traumatizzato durante quel lasso di tempo.

Cani come il Golden Retriever, così legati a noi, molto emotivi, inclini a sviluppare ansia da separazione, avrebbero bisogno di passare il loro tempo da cuccioli in casa con qualcuno invece che da soli. Alcune alternative potrebbero essere il pet sitting (professionale o con una persona fidata come amici o parenti che possa stare con lui), un asilo per cani, o un periodo di ferie di qualche settimana per aiutare il cucciolo ad ambientarsi e fornirgli l’educazione necessaria a gestire in modo costruttivo qualche ora di solitudine. 

Cuccioli di Golden Retriever ed educazione

I Golden Retriever sono cani molto intelligenti e dal carattere mite, per loro imparare è facile come bere un bicchier d’acqua. Educare i Golden sarà un’esperienza semplice e piacevole, anche grazie al loro forte desiderio di cooperare.

Per educare dei cuccioli di Golden potremo utilizzare giochi e trucchetti facili da capire che lo portino ad attivare il comportamento che vogliamo ottenere, sempre mediante un rinforzo positivo fatto di complimenti, coccole e qualche snack goloso.

Se invece abbiamo la necessità di insegnargli cose più complesse, facciamoci consigliare da un esperto educatore in modo che possa insegnare prima a noi il giusto approccio da adottare.

Una buona idea è documentarsi: in commercio ci sono tantissimi ottimi libri sul tema dell’educazione del cucciolo, qualche lettura prima dell’arrivo del cane può aiutarci tantissimo e darci la fiducia necessaria a gestirlo correttamente già dai suoi primi passi nel nostro soggiorno.

Alimentazione dei cuccioli di Golden Retriever

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I Cuccioli di Golden Retriever hanno bisogno di un’alimentazione specifica, di ottima qualità, bilanciata in base alle caratteristiche della razza. È quindi assolutamente fuori discussione pensare di alimentare il nostro cane con avanzi casalinghi di sorta, soprattutto considerando che la dieta umana è fin troppo ricca di cereali molto raffinati che sono dannosi già per noi, figuriamoci per un cane.

Secondo noi la dieta migliore, vale a dire quella dove è possibile monitorare esattamente tutti i valori nutrizionali assunti giornalmente, è quella a base di cibo secco disidratato, le “crocchette”, che dovranno essere di marche selezionate, niente brand da supermercato o sacchi a basso prezzo.

Forse non lo sapete ma la qualità del cibo che diamo al cane è strettamente collegata (persino direttamente responsabile) dell’insurrezione di patologie che spaziano dalle semplici allergie ai tumori, passando per torsioni gastriche e molto altro ancora – purtroppo.

Un allevatore consapevole saprà darci tutti i giusti consigli sia per quanto riguarda le marche giuste da acquistare, che sulle quantità da somministrare, e sarà sempre a disposizione per eventuali domande o necessità nel corso della vita del cane.

Per avere una generale infarinatura di questo argomento così ampio e complesso, vogliamo darvi alcune brevi informazioni volte ad aiutarvi a valutare anche da soli la veridicità delle informazioni ricevute e la selezione di mangimi corretti da quelli di scarsa (per non dire infima) qualità:

  • L’etichetta deve riportare alti livelli di proteine e bassi livelli di cereali
  • Evitare percentuali elevate di mais, grano, soia e preferire marche che utilizzano grano saraceno, avena, orzo, farro, miglio e avena
  • Non viziamo il cucciolo facendogli mangiare fuori pasto o leccornie (umane e non): il cane deve prima finire la razione di cibo nella ciotola per poter ricevere una piccola golosità o rischierete di viziarlo e avrete grossi problemi a farlo mangiare gli alimenti giusti per lui
  • Evitare alimenti con zuccheri, sale, caffeina, cioccolata
  • Evitare tutto ciò che contiene sottoprodotti e/o derivati vegetali o animali
  • Scegliamo una ciotola rialzata per aiutare il cucciolo a mantenere una postura corretta durante il pasto, gli sarà d’aiuto per evitare che si ingozzi o gli vada di traverso qualcosa, ed eviterà anche problemi di digestione e la formazione di gas nella pancia. Molto utili anche le ciotole anti-ingozzamento.

La giusta razione:

  • Dai 2 ai 5 mesi: 3 pasti da 80 – 100 grammi di crocchette (circa 250 – 300 gr. totali al giorno)
  • Dai 5 mesi in su: il cucciolo passerà a un’alimentazione da adulto, con 2 pasti al giorno

Guida alla gestione del Golden Retriever

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La razza Golden Retriever è predisposta all’attività fisica, sembra fatta apposta per il divertimento all’aperto, di certo è il cane adatto ad accompagnarvi in tutte le avventure a contatto con la natura. Sono animali che amano giocare, anche quando sarete a casa e li porterete a fare una passeggiata in giardino, loro saranno felici di stare con voi e rincorrere una pallina e – in buona tradizione del loro nome – di riportarvela.

Per un Golden è importante scaricare le energie quindi dovrà fare almeno un’ora di esercizio fisico al giorno per poter stare bene; ricordiamoci sempre che un cane insoddisfatto, trascurato, sarà più incline a sviluppare problemi comportamentali e, nei casi più gravi, anche delle patologie. 

Come dicevamo prima nella sezione dedicata ai cuccioli, i retriever sono naturalmente predisposti a usare la bocca – d’altronde sono cani che per decenni l’hanno utilizzata per riportare al padrone le prede recuperate dalle aree di caccia. Se non abbiamo intenzione di “impiegare” il nostro Golden per la caccia, assicuriamoci di farlo divertire con giochi che richiamino questa sua caratteristica.

Non solo palline e frisbee da riportare, i Golden sono cani così intelligenti e devoti al padrone che saranno estremamente gratificati nell’imparare attività utili per la sua famiglia. Insegniamogli, per esempio, a portarci il giornale, le pantofole, o a svolgere alcune azioni pratiche quotidiane, per la loro autostima non ci sarà niente di meglio.

Cura del pelo

Il pelo dei Golden Retriever non richiede cure molto elaborate per mantenersi lucido e pulito, di base basterà spazzolarlo tutti i giorni (o almeno 3 – 4 volte alla settimana) per eliminare il pelo morto e residui indesiderati (polvere, erba, ecc..).

Il Golden è un cane che fa la muta stagionale e in quel periodo sarà essenziale spazzolarlo almeno una volta al giorno (o di più, secondo necessità) per aiutarlo a eliminare il pelo in eccesso prima che si formino dolorosi nodi o irritazioni cutanee.

Il mantello di questa razza è davvero particolare, sembra quasi repellente allo sporco: non importa se vedrete corrervi in contro un cane completamente cosparso di terra e fanghiglia, basterà una spazzolata quando il pelo è bello asciutto e il fango è secco per rimuovere ogni traccia di sporcizia e ritrovare un mantello lucente e pulito.

Anche se ha un pelo “magico”, dovremo avere cura di portarlo a fare un bagno almeno 1 volta ogni 3 mesi – la razza perde davvero tantissimo pelo e lavarlo da soli nella vasca potrebbe essere più complicato del previsto. Ovviamente dovremo sempre mantenere una corretta igiene delle orecchie e tagliare le unghie.

Stiamo anche molto attenti a pulci e zecche, soprattutto quando li portiamo a fare escursioni in montagna o nei prati, in campi e in altre zone incolte. Pulci, pidocchi e zecche sono animaletti infidi e possono nascondersi anche nel nostro giardino condominiale, non per forza in aree non abitate. Facciamo sempre il dovuto ciclo di antiparassitario per metterlo al riparo anche dai rischi dei flebotomi.

Allenamento

Il Golden Retriever è una razza molto attiva, con tante energie da scaricare durante la giornata. Possono essere ottimi cani da appartamento, non devono per forza essere tenuti in case con ampi giardini, l’importante è che possano godere ogni giorno di almeno 40 – 60 minuti di esercizio fisico vigoroso.

Un’ottima idea per soddisfare questa loro esigenza è di unire lo stimolo fisico a quello mentale iscrivendolo a corsi di agility o altre attività in cui potrà apprendere cose nuove molto gratificanti per lui e mantenersi in esercizio.

Come  abbiamo già ampiamente detto questi cani sono particolarmente sociali, sono abituati al lavoro di squadra e non amano affatto stare da soli, tanto da legarsi morbosamente al padrone. Se pensiamo di prendere un Golden e di lasciarlo giocare da solo in giardino, abbiamo proprio sbagliato cane.

I Golden sono cani che hanno bisogno della nostra continua partecipazione, siamone consapevoli quando lo stiamo per acquistare. Lui vorrà che stiamo li a giocare, ci coinvolgerà e vivrà molto male il fatto di vederci disinteressati. Per carità, la giornata storta può capitare a tutti, ma cerchiamo di non far diventare un’abitudine la mancanza di coinvolgimento con lui o ci ritroveremo con un cane depresso.

Educazione

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Educare un cane non significa maltrattarlo, non è sinonimo di imposizione, non siamo padroni inqualificabili se gli insegniamo ad obbedire ai nostri comandi. Purtroppo spesso si tende a pensare tutto questo e si trascura l’educazione, il che si traduce in un cane viziato, disobbediente, che mette a rischio il suo benessere perché non in grado di fermarsi in caso di pericolo imminente rispondendo a un nostro semplice “stop”.

Una corretta educazione si impartisce utilizzando l’elogio e non l’imposizione.

Utilizzeremo lo sguardo, la voce e il corpo per innescare risposte e comportamenti automatici nel cane. Ricordiamoci sempre che un cane è come un bambino, ciò significa che in famiglia dovremo essere coerenti nel dare dei comandi altrimenti nel cane si genererà confusione e, come un bambino, non saprà più come rispondere e farà di testa sua.

La prima regola nella corretta educazione del cane, in particolare con cani ipersensibili come i Golden, è di non alzare mai la voce, non avere mai reazioni improvvise, mai violenza, mai umiliazione e mai in nessun modo punizioni corporali di nessun tipo, neanche un colpetto leggero sul muso. 

I cani hanno un proprio approccio sociale fatto di regolamenti, gerarchie e comunicazione non verbale ed è giusto comunicare con loro in un modo che gli sia famigliare. Per farci rispettare dovremo essere noi il suo punto di riferimento, il “capobranco” – un termine così sgradito a tanti padroni di cani che lo interpretano in accezione negativa.

Ma in fondo che cos’è un “capobranco”? Non è forse l’esemplare in cui gli altri ripongono stima, fiducia, da cui si lasciano guidare e proteggere? Nella nostra casa saremo noi a fare da genitori e quindi da capobranco. Alcuni comportamenti che possiamo mettere in atto nella vita di tutti i giorni e che comunicheranno (nel linguaggio non verbale famigliare al cane) che siamo noi il suo punto di riferimento, il suo “capobranco”, includono:

  • parlargli con fermezza ma gentilezza, in tono pacato ma sempre coerente
  • dare le ricompense solo quando se le è meritate e non in continuazione
  • guidarlo noi al guinzaglio
  • dargli da mangiare solo dopo aver mangiato noi
  • entrare sempre per primi negli ambienti
  • evitare di fargli occupare luoghi della casa riservati al “padrone”, ad esempio la vostra poltrona o luoghi elevati che dominano l’ambiente. Potrà occupare i luoghi a voi riservati ma quando gli chiederete di farlo, su vostro invito

Anche se alcuni di questi punti a prima vista fanno storcere il naso, sono meccanismi radicati nella personalità canina del branco che al cane daranno sicurezza, gli permetteremo di capire qual è il suo ruolo e quale il nostro, per lui sarà un aspetto importante per vivere una vita serena in famiglia (il suo “branco”).

E, in caso di necessità, ricordiamoci che possiamo rivolgerci a un educatore cinofilo esperto.

Salute

I Golden Retriever sono cani molto robusti ma come tutte le razze, anche loro hanno predisposizioni ad alcune patologie.

Quando acquistiamo un cucciolo da un allevatore, quest’ultimo – se serio – dovrà fornirci informazioni sullo stato di salute sia dell’animale sia dei genitori, oltre che all’eventuale presenza di malattie nella sua linea di sangue.

In particolare, nel caso dei Golden, di patologie relative allo scheletro come la displasia dell’anca, ma anche ipotiroidismo, la Malattia di Von Willebrand, e altre patologie purtroppo diffuse fra i cani di questa razza e che scopriremo brevemente qui di seguito.

Se abbiamo dei Golden Retriever, o abbiamo in progetto di prenderne uno, dedichiamo qualche minuto alla lettura di questo paragrafo perché conoscerle è importante per riuscire a riconoscerle in tempo.

  • Displasia dell’anca: la displasia dell’anca è una condizione ereditaria in cui il femore non è ben collocato all’interno dell’articolazione. In questi casi alcuni cani potrebbero mostrare segni di zoppia o dolore a una o entrambe le gambe. A questa condizione, con l’avanzare dell’età, si può aggiungere anche l’artrite che peggiorerà notevolmente il quadro clinico dell’animale, talvolta impedendo del tutto il movimento. 
  • Displasia del gomito: anche questa è una condizione ereditaria, piuttosto comune nei cani di taglia grande, purtroppo. Si tratta di un’alterazione nella formazione dell’articolazione del gomito dell’animale che nei casi più gravi può condurre a zoppia o artrite.
  • Cataratte: come negli esseri umani, anche nei cani le cataratte hanno l’aspetto di chiazze biancastre sulla lente dell’occhio e negli anni possono peggiorare diventando più estese. Anche i cani molto giovani possono sviluppare la cataratta, a uno o a entrambi gli occhi, compromettendo la vista dell’animale e anche portandolo alla totale cecità. Nei cani le cataratte possono essere rimosse chirurgicamente con risultati positivi.
  • Artrofia progressiva della retina: l’Artrofia Progressiva della Retina è una malattia purtroppo molto comune nei cani di tutte le razze, anch’essa può avere un’origine ereditaria ma non esclusivamente. Si tratta di una patologia degenerativa che in genere colpisce entrambi gli occhi in cani di qualsiasi età e che purtroppo prima o poi porta alla perdita totale della vista. Per questa malattia non c’è cura ma può essere presa in tempo e trattata per rallentarne la diffusione alleviandone i sintomi.
  • Stenosi aortica: la stenosi aortica è un difetto cardiaco congenito che tende a svilupparsi nei primi 3 mesi di vita del cane e che, con il tempo, provoca insufficienza cardiaca in particolare nei momenti in cui il cuore è sotto forte stress, come durante l’attività fisica. Il Golden Retriever è fra le 5 razze maggiormente predisposte a questa patologia. Alcuni sintomi d’allarme saranno collassi improvvisi, spossatezza, riluttanza a fare attività fisica, tosse secca, affanno o fiato corto.
  • Osteocondrite dissecante: l’Osteocondrite Dissecante è una patologia rilevata di frequente nei cani di taglia grande in cui il regolare processo di ossificazione del giovane cane in crescita (di solito fra i 5 e gli 8 mesi di vita) viene bloccato a causa dell’interruzione dell’erogazione di sangue nell’osso. L’eccesso di cartilagine presente rende le articolazioni meno resistenti. In questi casi potremo notare zoppia, graduale o improvvisa a uno più arti contemporaneamente. La condizione può diventare più evidente dopo l’esercizio fisico o manifestarsi regolarmente nella normale andatura del cane apparirà lenta, difficoltosa, poco fluida.
  • Allergie: i Golden Retriever possono essere allergici a numerose cose, dal polline agli alimenti. Prestiamo molta attenzione a quanto si grattano o leccano una stessa zona del corpo, magari una zampa, o se si strofinano il muso molto spesso, e rivolgiamoci a un veterinario per un consulto.
  • Malattia di Von Willebrand: la Malattia di Von Willebrand è una patologia ereditaria del sangue che interferisce con la capacità di coagulare del sangue. Si manifesta principalmente tramite un eccessivo sanguinamento di una ferita o di un taglio chirurgico. Altri sintomi includono sangue dal naso, dalle gengive, dallo stomaco o dall’intestino. Al momento non esiste una cura e viene trattata tramite trasfusione. La maggior parte dei cani affetti da questa malattia riesce a condurre vite normali.
  • Dilatazione gastrica e volvolo: nota anche come torsione gastrica, è una condizione medica in cui lo stomaco dell’animale si torce su sé stesso a causa di un eccesso di gas.

Nel caso della semplice torsione gastrica lo stomaco si ruota entro i 180 gradi mentre nel volvolo la torsione oltrepassa questo numero e può ruotare addirittura di 360 gradi.

È una condizione che si manifesta in modo improvviso, in cani di qualunque razza (anche se i cani di taglia grande sono maggiormente inclini) e qualunque età. È molto grave, rapida, e può portare alla morte se non riconosciuta tempestivamente.

Alcuni dei sintomi che devono metterci in allarme sono gonfiore addominale, salivazione eccessiva, vomito, mucose pallide, debolezza, respiro affannoso.

È importante intervenire tempestivamente portando il cane da un veterinario anche se solo sospettiamo la presenza di una torsione, nel caso del volvolo l’unico modo per salvare il cane sarà mediante un intervento chirurgico d’urgenza.

  • Epilessia: l’epilessia è un disturbo neurologico che si manifesta con ricorrenti episodi convulsivi detti “crisi epilettiche” in cui si scatenano movimenti incontrollati del corpo provocati da attività cerebrali anomale. Possono essere attacchi leggeri o molto gravi, interessare solo parte del corpo (“crisi parziali”) o la sua interezza. Le cause alla base di questa condizione sono numerose, da un calo di zuccheri a tossine (es. avvelenamento), tumori, e molto altro ancora. Il cane dovrà essere visto immediatamente da un veterinario per diagnosi ed eventuale cura.
  • Ipotiroidismo: l’ipotiroidismo è un disturbo della ghiandola tiroide in cui il suo funzionamento corretto è compromesso, molto spesso da un’infiammazione, e che pertanto non è in grado di produrre il corretto numero di ormoni tiroidei. È una patologia complessa che dev’essere valutata con attenzione dal veterinario e che può colpire cani di tutte le taglie e di ogni età, anche se alcune razze sono più predisposte. Alcuni sintomi comuni sono la perdita di pelo, aumento di peso, scarsa voglia di movimento, chiazze scure sulla pelle.
  • Emangiosarcoma: l’emangiosarcoma è una neoplasia maligna che colpisce l’endotelio, vale a dire le cellule che rivestono la parte più interna dei vasi sanguigni, linfatici e del cuore. Alcune razze di cani sono più predisposte a sviluppare questa patologia, come ad esempio il Golden Retriever, più comunemente nei cani adulti o anziani.
  • Osteosarcoma: l’osteosarcoma è un tumore maligno delle ossa purtroppo molto comune fra i cani di taglia grande, che si manifesta principalmente negli animali fra i 6 e i 12 anni (ma non esclusivamente). Purtroppo è una patologia molto grave che spesso prevede l’amputazione dell’arto e un ciclo di chemioterapia, l’aspettativa di vita dell’animale sarà comunque breve. Prognosi e sopravvivenza del cane a questo tumore saranno del tutto soggettivi, varieranno molto in base all’età e all’estensione del danno.

Domande Frequenti

🐕 Quanto vive in media un Golden Retriever?

Un  Golden Retriever vive mediamente  12 – 14 anni, dato in linea con la longevità media della maggior parte dei cani di taglia grande. Sono tuttavia cani predisposti a patologie gravi, come i tumori, che possono determinare un’aspettativa di vita più breve. Anche se è impossibile prevedere quando, quali e se queste patologie colpiranno l’animale, una buona genetica può fare la differenza ed ecco perché è molto importante scegliere animali provenienti da allevatori seri di qualità.

🐕 Quanto diventano grandi i Golden Retriever e quanto pesano da adulti?

I maschi del Golden Retriever raggiungono un’altezza di 50 – 62 cm per 30 – 33 kg di peso medio. le femmine di Golden Retriever, invece, raggiungono un’altezza di 53 – 55 cm per 25 – 30 kg di peso.

🐕 I cuccioli di Golden Retriever sono buoni cani da compagnia?

Il Golden Retriever è un cane da compagnia esemplare: ha un’indole docile, è solare, molto ubbidiente, intelligentissimo e naturalmente predisposto a compiacere il padrone. Impara in fretta, rendendo facile l’educazione. È una razza molto sociale, abituata a vivere in branco e che si trova a proprio agio in compagnia di esseri umani o altri animali, a prescindere dalla razza o dalla specie. Amano i bambini, sono docili con gli anziani, ideali per tutte le famiglie purché possano rispettare le sue esigenze di esercizio fisico quotidiano.

🐕 I Golden Retriever vanno d’accordo con i bambini?

Sì, i Golden Retriever sono ottimi amici dei bambini. Il Golden ha un carattere dolce ed è estremamente paziente, con lui i bambini sono al sicuro. Se abbiamo bambini molto piccoli dovremo solo prestare attenzione al nostro cucciolo di Golden (o adolescente) perché con il loro entusiasmo potrebbero travolgere il nostro piccolo senza volerlo, non sapendosi ancora ben regolare.

🐕 Come si cura il pelo del Golden Retriever?

Il Golden Retriever non richiede cure complesse del pelo. Il loro manto è idrorepellente, permettendo quindi allo sporco di scivolare via non appena si è seccato sul pelo. Dovremo spazzolarlo regolarmente, almeno 3 volte a settimana e fare bagni ogni 3 mesi circa. Durante la muta è consigliabile spazzolarlo tutti i giorni per evitare la formazione di fastidiosi nodi e irritazioni della pelle. Sono cani che perdono molto pelo quotidianamente.

🐕 I Golden Retriever perdono molto pelo?

Sì, i Golden Retreiver hanno un manto medio-lungo, mosso, con abbondante sottopelo e la quantità di pelo che perde ogni giorno è notevole. Non è un cane indicato agli allergici o ai maniaci dell’ordine. Inoltre due volte l’anno effettuano la muta del pelo in cui, nell’arco di pochi giorni, perderanno quantità davvero massicce di sottopelo e pelo. Sarà necessario aiutarlo a mantenersi libero dai nodi e aiutarlo nel ricambio del pelo con abbondanti spazzolate tutti i giorni.

🐕 I Golden retriever sono buoni cani da guardia?

I Golden Retriever sono cani molto socievoli e solari, per indole non sono cani particolarmente all’erta, naturalmente sulla difensiva. Ma possiamo insegnar loro a sorvegliare efficacemente i confini e a segnalarci la presenza di intrusi. Grazie alla loro grande intelligenza e voglia di fare, imparare ruoli utili per loro sarà una passeggiata e li renderà molto gratificati.

🐕 Quali sono le differenze principali fra maschio e femmina di Golden Retriever?

Altezza e peso sono gli aspetti principali che differenziano i maschi dalle femmine, nei Golden Retriever come in più o meno tutte le razze canine, anche se in questi cani la differenza è minima. Per quanto riguarda il carattere si tende a pensare che le femmine siano più indipendenti e i maschi più coccoloni ma riteniamo che la personalità di un cane sia sempre unica, pertanto impossibile da inquadrare come standard.

🐕I Golden Retriever sono solo cani da interno o possono vivere anche all’esterno?

I Golden Retriever sono cani da interno, senza ombra di dubbio. Sono animali che hanno bisogno della famiglia, delle loro attenzioni e di stare in compagnia. Se lasciati da soli, trascurati, inizieranno a mostrare forte segno di stress, frustrazione, comportamento distruttivo, depressione. Questa razza più che ogni altra è molto emotiva e ha bisogno della costante conferma (e presenza) del padrone per stare bene.