Gestazione nel cane, quanto dura e a cosa porre attenzione.

Con il termine gestazione si identifica il periodo di tempo che va dal concepimento al parto e, se quest’ultimo è piuttosto eclatante e facile da identificare, da un punto di vista temporale rimane abbastanza complessa e approssimativa la datazione del concepimento.

Ciclo estrale

Le fasi in cui si divide il ciclo estrale nella cagna sono 4: proestro, estro, diestro e anaestro.

Durante queste fasi si registrano variazioni di alcuni ormoni tra cui i più importanti sono gli estrogeni, l’LH e il progesterone le cui concentrazioni sono fondamentali per il corretto sviluppo della fase follicolare con conseguente ovulazione, del concepimento, della gravidanza e, alla fine, del parto.

Tra un ciclo e l’altro passano in media 6-7 mesi ma questo intervallo di tempo è estremamente variabile in base al soggetto, età, taglia, stagionalità e tutta una serie di fattori che possono far variare questo periodo anche nello stesso soggetto da un anno all’altro.

Il monitoraggio delle varie fasi estrali può essere effettuato tramite la valutazione dei cambiamenti comportamentali della cagna, le modifiche dell’apparato riproduttivo apprezzabili esternamente ed internamente ( modifiche vulvari, presenza di diversi tipi di perdite , tampone vaginale e ecografia ) e tramite titolazione degli ormoni circolanti.

Queste pratiche sono utili a verificare il normale svolgimento dell’estro e ad identificare nella maniera più precisa possibile il momento adeguato all’accoppiamento; tutto questo torna utile non solo all’allevatore professionista o amatoriale che ha la necessità di ottimizzare  le monte, ma è estremamente importante anche per il privato che desidera far riprodurre la propria cagnetta, poiché un cattivo tempismo nel presentare la femmina al maschio, non solo renderebbe inutile il primo incontro tra riproduttori ma, in caso di scontro tra i due, rischierebbe di compromettere anche futuri tentativi.

Proestro

Proestro

Con l’inizio dello sviluppo follicolare si registra un aumento dei valori di estrogeni che stimolano la comparsa di manifestazioni tipiche come l’aumento della richiesta di attenzioni, il rigonfiamento vulvare e l’inizio del flusso ematico. In questa fase, sia a causa delle perdite sia per la produzione di feromoni la cagna attira le attenzioni dei maschi di cui però rifiuta il poco delicato corteggiamento con frustrazione da entrambe le parti che può anche portare allo scontro fisico.

Per questo motivo è importante che il buon proprietario si preoccupi di mantenere la serenità della propria cagnolina e degli altri cani evitando incontri sociali che sarebbero controproducenti e quindi, niente aree cani a cui vanno preferite passeggiate in tranquilla solitudine.

Il proestro può durare dai 5 ai 9 giorni con grande variabilità; verso la fine di questa fase, a causa dell’innalzamento degli androgeni, la cagna può manifestare una modifica nel comportamento con l’insorgenza di atteggiamenti dominanti e aggressivi.

Estro

Nella fase finale del proestro l’alto livello di estrogeni stimola il picco di LH e la conseguente ovulazione dando inizio al vero e proprio estro che durerà dai 6 ai 12 giorni con possibili variazioni in base alla rapidità di risposta alle modifiche ormonali.

Durante questa fase l’atteggiamento della cagna torna ad essere allegro e giocoso e comincia ad accettare le avance dei maschietti ma non date per scontato che qualsiasi maschio possa andarle bene,  in diversi casi le femmine possono manifestare preferenze basate sullo status sociale del futuro compagno, sulla taglia o anche solo su gusti personali e conoscenze di vecchia data.

Ricordo di un allevatore di mastini che era disperato perché la sua femmina più bella rifiutava ogni maschio attentamente selezionato, indipendentemente dalla bellezza o dal carattere del soggetto; lei era innamorata del piccolo meticcio di proprietà della moglie dell’allevatore e lasciava che solo lui la coprisse dando luogo a spettacoli a dir poco esilaranti.

Diestro

La sua durata può variare in base al criterio scelto per determinarne l’inizio, comunemente si utilizza il termine dell’accettazione del maschio da parte della femmina e può durare fino a 2-3 mesi.

Clinicamente si osserva un ritorno alla normalità delle dimensioni della vulva e una progressiva interruzione delle perdite ematiche, la cagna rifiuta i maschi che, per altro, non manifestano più interesse per lei e a questo punto si definisce la reale fine del calore.

Anaestro

Anaestro

Rappresenta la fase di pausa tra un calore e il successivo, la sua durata può variare da 1 a 6 mesi in base a diversi fattori come razza, taglia, età, stagione dell’anno e altri; in questa fase l’utero e i suoi annessi ritornano alle le dimensioni normali, in uno stato di riposo fino al calore successivo.

Conoscendo le varie fasi del calore e i meccanismi base che le regolano, utilizzando le tecniche diagnostiche precedentemente citate, è possibile identificare con una certa accuratezza il momento più adatto all’accoppiamento o alla fecondazione artificiale.

Sulla base di tutto questo è possibile datare con una certa approssimazione il momento del concepimento da cui cominciare a contare con trepidazione i giorni fino alla fine della gravidanza.

La gravidanza

La-gravidanza

La durata media della gravidanza è di circa 62-64 giorni, un metodo più scientifico per delinearla è di 64-66 giorni dal picco progestinico iniziale, mentre un modo più alla buona può essere di contare 56-70 giorni dal momento della monta/fecondazione.

Durante il primo mese di gravidanza l’embrione si sposta nel corno uterino nella cui mucosa si annida intorno al decimo-dodicesimo giorno per poi cominciare il suo sviluppo.

Dalla 3° alla 4° settimana è possibile effettuare una diagnosi di gravidanza tramite ecografia; in alternativa è possibile utilizzare, con tempistiche diverse, un test ormonale o la semplice palpazione dell’addome, che restano però metodi più tardivi e sicuramente meno accurati.

In questo primo mese i sintomi di gravidanza del cane apprezzabili esternamente sono poco evidenti o, in certi casi, inesistenti.

Possono essere notati un moderato aumento dell’appetito, un aumento degli atteggiamenti affettuosi alternati a  saltuari momenti di tristezza, aumento delle dimensioni dei capezzoli e, verso la fine del mese, la comparsa di uno scolo viscoso, trasparente e inodore.

Durante il secondo mese le cose cambiano, il tasso di crescita del feto aumenta notevolmente e diventa evidente un incremento della circonferenza addominale, l’appetito e il peso della cagna salgono progressivamente e lo scolo vaginale diventa più importante pur mantenendo trasparenza, consistenza e odore.

Intorno al 45° giorno il volume raggiunto dai feti porta a frequente urinazione, progressivo calo dell’appetito e notevole diminuzione dell’attività fisica.

Dal 55° giorno si potrà apprezzare anche all’esterno il movimento dei feti, l’appetito sarà ulteriormente calato e il disagio fisico sarà  evidente.

Negli ultimi 2 giorni di gestazione del cane sarà possibile notare una ricomparsa della fossa del fianco ( ovviamente in misura ridotta ) per la migrazione dei feti nel canale del parto, una totale assenza di appetito e, nelle ultime 10-12 ore, un calo della temperatura corporea ( 37°-37,5° ) .

Durante l’intera durata della gestazione della nostra cagnetta è importante mantenersi in costante contatto con il veterinario di fiducia che, tramite valutazione clinica, esami di laboratorio e diagnostica per immagini, manterrà sotto controllo lo stato di salute sia della mamma che dei cuccioli in arrivo.

L’esame ecografico oltre ad essere il miglior mezzo diagnostico di gravidanza, ci permette di valutare il battito cardiaco e quindi la vitalità dei cuccioli, il loro sviluppo e in generale il loro stato di salute; è inoltre possibile valutare la condizione dell’utero e dei suoi annessi, la cui conformazione è sottoposta a notevoli cambiamenti nel corso della gravidanza, cambiamenti che rispettano precise tabelle di marcia e che possono essere utilizzati come ulteriori segnali del corretto proseguimento della gravidanza stessa.

L’osservazione ecografica della variazione del battito cardiaco dei cuccioli, insieme al monitoraggio della temperatura corporea della madre, è anche il metodo più preciso di identificazione dell’avvento del parto.

Un’altra diagnostica per immagine fondamentale è l’esame radiografico che, utilizzato intorno al 55° giorno di gravidanza, sfruttando l’avvenuta calcificazione dello scheletro dei cuccioli ci permetterà di contare con la massima affidabilità il numero di feti presenti.

Infine tramite costanti valutazioni cliniche ed eventuali esami di laboratorio, il nostro veterinario è in grado di monitorare lo stato di salute generale della gestante, tenendo in considerazione l’idratazione e nutrizione, la qualità dello scolo vulvare e in generale la sua vitalità.

La tempestiva identificazione di problematiche nella cagna gestante può essere fondamentale per la buona riuscita del parto e del periodo dell’allattamento.

Un’alterazione dello scolo vulvare, per esempio, potrebbe essere indice di una infiammazione o anche di una infezione batterica o fungina del canale vaginale o dell’utero che potrebbe portare ad un esito letale per i cuccioli e anche per la madre.

L’alimentazione ricoprirà un ruolo importantissimo, non è infatti sufficiente aumentare le dosi del cibo da somministrare poiché, se la dieta non sarà bilanciata in tutti i suoi elementi, si potrebbe incorrere in vari tipi di patologie carenziali o da sovradosaggio con alterazione dello sviluppo fetale o dello stato di salute della gestante.

Nelle cagne primipare è piuttosto comune l’eclampsia puerperale o tetania puerperale, una sindrome collegata all’improvvisa carenza di calcio causata generalmente dalla montata lattea. Un errore molto banale nel tentativo di evitarla è l’errata somministrazione di grandi quantitativi di calcio con la dieta durante tutta la gravidanza.

L’importanza del ruolo del veterinario sta proprio nel sostegno, i consigli e i controlli che può effettuare accompagnandoci in questa fantastica avventura.

Nell’ultimissima fase della gravidanza la cagna manifesta insofferenza, disagio, cerca un luogo adeguato al parto ed è in continuo affanno, siamo alla fine del viaggio , è il momento del parto.

Il parto

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Questa fase può durare da 1 a 24 ore a seconda del numero di cuccioli, età della cagna e numero di parti che ha già affrontato oltre naturalmente al suo stato di salute, nutrizione e mille altri fattori. Soprattutto all’inizio del parto i cuccioli verranno espulsi a intervalli di 5-30 minuti uno dall’altro, nei parti particolarmente affollati e al protrarsi dell’operazione, l’intervallo potrebbe anche allungarsi fino a 2 ore.

L’importanza di aver effettuato un radiografia per contare il numero di feti apparirà estremamente importante in momenti come questo, in cui sapere di dover aspettare la fuoriuscita di uno o più cuccioli alla presenza di un momento troppo prolungato di pausa ( oltre le 2 ore ), sarà motivo di allarme; un parto cesareo eseguito tempestivamente potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte per il resto della cucciolata e per la madre stessa.

 I cuccioli potrebbero essere espulsi ancora avvolti nella loro placenta o essere seguiti da essa ma per ognuno di loro dovrà essercene una, altrimenti potrebbero insorgere delle complicazioni da ritenzione placentare intra o post-parto, sarà attenzione della balia di turno liberare i cuccioli e contare gli invogli eliminati.

A questo punto è fatta, il veterinario ricoprirà un ruolo importante anche nel seguire lo svezzamento dei piccoli e le attenzioni che dovremo porre nel loro sviluppo fisico e comportamentale saranno tante, ma la vista di quei topini indifesi ci ripagherà di ogni sforzo.