Quante ore dorme in un giorno un cane?

Nel cane, come in qualsiasi altro animale uomo incluso, il sonno ricopre un ruolo o fondamentale per il benessere dell’organismo e del cervello in particolare. Per intuire quanto realmente sia importante una corretta fase di riposo ci basti pensare all’ultima volta che non siamo stati in grado di dormire a sufficienza, ci sentiamo deboli, confusi e con umore altalenante con tendenza ad innervosirci.

In passato si credeva che dormire servisse solo a spegnere il cervello e riposare il corpo, in realtà durante le varie fasi del sonno il nostro organismo, proprio come quello del cane, svolge un enorme quantità di funzioni.

Il sonno è strutturato in 2 fasi:

Fase NREM

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O non REM, che nell’uomo occupa la maggior parte del ciclo di sonno, durante la quale il corpo risparmia energia abbassando lo stato metabolico e riequilibra le riserve energetiche che sono state consumate durante lo stato di veglia. Durante questa fase avviene anche una sorta di processo di pulizia del corpo e del cervello allo scopo di eliminare scarti, tossine e radicali liberi da cui, probabilmente, deriva il termine “sonno di bellezza”, infatti la mancanza cronica di sonno regolare e sufficientemente lungo si accompagna spesso ad alterazione dell’umore, delle funzioni cognitive, dell’attività cardiaca e persino della secrezione ormonale con ripercussioni su tutto il corpo via via sempre più gravi fino anche alla morte.

Fase REM

più breve e intensa durante la quale è stata osservata l’attivazione di gruppi di neuroni con consumo energetico superiore a quello dello stato di veglia.

Durante questa fase avvengono i sogni, il cervello riesamina le attività svolte da svegli potenziando e conservando le nozioni che ritiene importanti ed eliminando quelle che ritiene superflue.

Si suppone che durante la fase REM sia possibile anche l’apprendimento e la risoluzione di problemi che nel precedente stato di veglia non eravamo riusciti a superare magari per stanchezza.

Durante questa fase l’attività cerebrale è tale che il resto del corpo viene scollegato, in una sorta di paralisi programmata,probabilmente per evitare che movimenti indesiderati abbiano il risultato di consumare inutilmente energia o provocarci dei danni.

Tutte queste funzioni non avvengono per pura alchimia ma tramite la costruzione di nuove sinapsi e la riparazione di altre precedentemente danneggiate.

Queste 2 fasi costituiscono l’architettura del ciclo del sonno che può ripetersi più volte di seguito con o senza stati di veglia ad intervallarli, la durata delle due fasi inoltre può variare in seguito alle attività svolte da svegli; in seguito ad una giornata di intensa attività intellettuale la fase REM si prolungherà oltre la media e di contro una giornata impegnativa sotto l’aspetto fisico porterà ad una fase NREM più profonda e alla necessità di ripetere più cicli di sonno. Il rapporto tra fase NREM e REM varia anche in base al numero di cicli effettuati; man mano che si ripetono i cicli la proporzione si sposta a vantaggio della fase REM che arriva ad occupare fino al 25% del ciclo intero.

Ma quanto dorme un cane e perché?

In media un cane adulto dorme tra le 10 e le 12 ore al giorno ma questo valore può variare in base a diversi fattori come età, taglia, razza, tipo di attività, periodo dell’anno, nutrizione ed eventuali stati patologici.

A differenza dell’uomo, il cane è molto elastico nel suo rapporto con il sonno, ed è in grado di addormentarsi quasi ovunque, dormire una mezz’oretta e ripartire come niente fosse.

Osservando il nostro cucciolone ci sarà capitato di osservare gli occhi muoversi rapidamente sotto le palpebre dopo appena pochi minuti dall’inizio del suo pisolino, questo perché anche la distribuzione delle 2 fasi del sonno è piuttosto diversa dalla nostra.

L’architettura del ciclo del sonno è pressoché la stessa descritta in precedenza per l’uomo, a cambiare invece è la durata media delle 2 fasi e il rapporto tra le loro proporzioni.

Anziché concentrare tutto il loro riposo in un unico periodo di circa 8 ore come fa l’uomo ( se e quando ce la fa ), il cane ha una maggiore propensione ad effettuare tanti microcicli separati tra loro e distribuiti lungo tutto l’arco della giornata. Ciò non toglie che anche Fido possa concedersi di quando in quando una bella dormita di alcune ore, ma l’evoluzione ha fatto si che abbiano la tendenza a rimanere più vigili e pronti all’azione, in grado di addormentarsi appena la situazione lo permette e altrettanto pronti a scattare in piedi perfettamente orientati e pronti ad agire.

Come già anticipato i fattori che possono influire sulla qualità e sulla quantità di sonno del cane, sono diversi. Vediamone alcuni:

Età

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Il cucciolo passa una maggiore quantità di tempo a dormire, fino a 18-20 ore al giorno. Il sonno ricopre un ruolo importantissimo nello sviluppo di un giovane cane in crescita. La fase REM è indispensabile per lo sviluppo cerebrale, ogni giorno è segnato da una nuova scoperta che deve essere elaborata e immagazzinata, ogni esperienza lascerà un segno su quella che sarà la formazione caratteriale e comportamentale del cane.

La fase NREM servirà a sostenere gli immani sforzi che sopporterà durante le estenuanti ore di gioco/allenamento ( perché alla fine si tratta di un allenamento ). Durante il sonno aumenta la produzione e secrezione di Gh o ormone della crescita la cui importanza, visto il nome che porta, nello sviluppo del nostro cucciolo, non credo sia necessario descrivere.

Per questi motivi credo sia abbastanza chiaro perché un cane in crescita abbia bisogno di dormire diverse ore in più dell’adulto.

Di contro il cane anziano ha un corpo dall’efficienza metabolica compromessa e la sua necessità di risparmiare energia sarà aumentata, inoltre la capacità di produrre o riparare sinapsi cerebrali sarà ridotta.

Ogni attività fisica richiederà uno sforzo maggiore che nel giovane o nell’adulto e la sua capacità di recuperare energia o depurare l’organismo dalle tossine risultanti da questo sforzo sarà minore.

Anche in questo caso la naturale conseguenza a queste problematiche è un aumentato bisogno di dormire.

Un grande aiuto che potremo dare al nostro vecchione sarà quello di cercare di mantenerlo attivo sia da un punto di vista fisico che da quello mentale, senza pretendere maratone di 4 ore o che impari nuovi trucchetti ogni giorno.

Razza

Nei secoli l’uomo ha selezionato diverse razze da lavoro concentrandosi sulle caratteristiche che più gli sarebbero tornate utili nella caccia, la pastorizia, la lotta agli animali infestanti, la guardia, la difesa e persino la guerra.

Tendenzialmente queste razze hanno una maggiore tendenza a dormire meno rispetto alla media anche se poi, l’effettivo impiego nei lavori per cui sono stati selezionati ha un ulteriore ruolo nella regolazione delle fasi del sonno e sulla sua durata.

Ad esempio un Jack Russell Terrier impiegato nella caccia alla volpe o nella caccia ai ratti che infestano i giacigli dei cavalli avrà sicuramente una tipologia di sonno ben diverso da quello di un suo parente adottato per far compagnia ad una signora di mezza età dalle abitudini sedentarie.

Un altro esempio di selezione è quello dei cani brachicefali, la cui conformazione delle prime vie respiratorie, spesso rende difficile avere un sonno rilassato e prolungato a causa delle difficoltà respiratorie che possono sfociare anche in apnee.

Il risultato sarà una scarsa qualità del sonno con ripercussioni anche sulle prestazioni fisiche e, purtroppo, anche sulla longevità.

Taglia

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 I cani di taglia piccola sono generalmente più nevrili, scattanti e pronti all’azione con una tipologia di sonno caratterizzata da brevi riposini ripetuti più frequentemente  rispetto a quello che succede in un grande molosso in cui qualunque attività fisica richiederà un enorme dispendio di energia.

L’ovvia conseguenza, considerando quanto detto prima, sarà che un cane di taglia grande o gigante avrà una maggiore tendenza al risparmio di energia e una maggiore necessità di allungare soprattutto la fase NREM per il recupero e il riassestamento dello status energetico.

Stati patologici

Chi meglio di noi conosce le abitudini del nostro cane? E tra queste ci sono sicuramente anche le fasi della giornata in cui preferisce dormire, i posti che predilige per i suoi pisolini, le posizioni che assume e le ore che passa a farlo.

Tenendo presente l’influenza che il clima, le stagioni, i cicli riproduttivi, l’alimentazione ed eventuali eventi inattesi, possono avere sulla qualità del sonno del nostro cane, dovremo porgere particolare attenzione ad eventuali alterazioni che potrebbero richiedere l’intervento del nostro veterinario di fiducia.

Patologie come il morbo di Cushing, il diabete, l’ipotiroidismo, l’insufficienza renale e moltissime altre possono alterare, allungandolo o accorciandolo, il normale ciclo sonno-veglia.

Un cane che assume posizioni anomale o che sembra non trovarne una comoda, continuando a spostarsi non riuscendo a prendere sonno potrebbe aver subito un trauma muscolo-scheletrico o avere dei problemi di tipo artrosico o ancora di tipo gastro-enterico e il dolore e la sensazione di disagio non gli permetteranno di addormentarsi in maniera sufficientemente profonda.

Anche lo stress, la depressione, la frustrazione, la paura e altre problematiche comportamentali possono avere gravi ripercussioni sulla qualità del sonno.

Nel dubbio sarà sempre opportuno portare il nostro amato cane a fare un controllo medico; come dico sempre, meglio un giro a vuoto che pentirsi poi di non averlo fatto, al massimo siete passati a salutare lo staff medico che sarà lieto di vedere voi e il vostro cucciolo.